Cibo Agricolo Libero, un’opportunità di gusto, rispetto e passione!

Questo uno stralcio del bell’articolo dedicato alla presentazione del progetto Cibo Agricolo Libero, dove, al Circo Massimo di Roma, Vincenzo Mancino di Proloco Dol ha potuto narrare la sua idea tramutata in realtà: un connubio tra sapori (ottimi click here formaggi), iniziativa sociale e rispetto per il lavoro, l’impegno e il contributo di passione delle detenute del carcere di Rebbibia. “Potevo contribuire a creare un’opportunità di lavoro serio per quelle donne che avevano voglia e meritavano di poter riscattare la propria difficile situazione”. Detto fatto, grazie a un investimento totalmente privato e a fondo perduto e con l’aiuto della direttrice di Rebibbia, Ida Del Grosso e degli agronomi Giulia, Michele e Luigi, Mancino (NdR. Vincenzo Mancino di Proloco Dol) ha dato avvio alla creazione del caseificio: Cibo Agricolo Libero nell’area della pulcinaia, appena sgomberata dai pulcini per farli crescere all’aperto. Per saperne di più consigliamo la lettura completa dell’articolo di “Ristretti Orizzonti” dedicato al mondo carcerario: Roma: “Il mio campo libero”, formaggi “Dol” (di origine laziale) a Rebibbia femminile I formaggi di Cibo Agricolo Libero li potete trovare tutti i giorni da Proloco Dol e per rimanere sempre aggiornati, questo il link alla pagina facebook del progetto: https://www.facebook.com/Cibo-Agricolo-Libero-1510084422624317/

Lo speciale "Scatti di Gusto": il Conciato di San Vittore e i prodotti della selezione DOL (di origine laziale)

Riproponiamo per quanti lo hanno richiesto l’approfondimento di Scatti di Gusto “In pellegrinaggio da Vincenzo Mancino, salvatore del formaggio”, in riferimento al “Conciato di San Vittore” e alla selezione “di origine laziale”, tanto da far guadagnare addirittura l’attenzione della rivista “Time” al prodotto! Una lettura sul percorso che ha portato alla nascita di D.O.L. e alla creazione di Proloco Dol! La stessa passione per il gusto e il nostro lavoro e la stessa filosofia si possono trovare nella nostra bottega del gusto, soltanto un cambiamento: quello dell’indirizzo del nuovo locale (stessa via nel quartiere romano di Centocelle, ma nuovo numero civico: via Domenico Panaroli 35, Roma) e del nome in Proloco Dol. Leggi l’articolo completo su Scatti di Gusto: http://www.scattidigusto.it/2010/07/13/come-fare-la-spesa-dei-formaggi-a-roma-da-dol/   Fonte: Scatti di Gusto

Gusto e piacere: Proloco Dol… da record!

I buongustai del Gambero Rosso hanno sentenziato: i romani cucinano meglio! Per la Quinta edizione della guida “Foodies” preferenze unanimi per alcuni indirizzi della Capitale tra cui la riconferma di Proloco Dol, bottega del gusto in via Domenico Panaroli 35 per pause gourmet rigorosamente laziali. La notizia riportata dal sito-web “Affari Italiani” e dal portale “Libero.it” e la bella foto con il marchio di Proloco Dol (“Di Origine Laziale”) e la dicitura “Km 0″… per scoprirne di più: I marchi di qualità dell’enogastronomia “di origine laziale” ® Foodies, da quando Proloco Dol era DOL: un percorso di passione per il gusto! Foodies 2.0? “Di Origine Laziale” Leggi la notizia dell’ultima guida Foodies su “Affari Italiani”.

Le novità e una certezza: Proloco Dol, per un nuovo anno con la sicurezza di ciò che mangerete

Forse ai più attenti non sarà sfuggita la notizia del regolamento n° 1169 entrato in vigore in tutti i Paesi dell’Unione europea il 13 dicembre ovvero: sparisce l’origine del cibo dalle etichette! L’obiettivo ufficiale è quello di «migliorare il livello di informazione e di protezione dei consumatori», si legge sul sito dell’Ue e in effetti, nelle 46 pagine del documento ci sono parecchi articoli che dovrebbero renderci la vita più facile. Per esempio, sulle etichette dei cibi non troveremo più la scritta “sodio” ma il più comprensibile “sale”. Oppure – altro esempio – dovranno esserci informazioni più chiare sulle sostanze a cui i consumatori possono essere allergici, dal glutine alle uova. Gli esperti concordano: ci sarà finalmente più trasparenza sugli ingredienti e regole uguali per tutti. Peccato solo che non sarà più garantita la conoscenza dello stabilimento di produzione. Un’informazione che in Italia, finora, è stato obbligatorio indicare: lo prevede la legge 109 del 1992. Con il nuovo regolamento europeo la norma nazionale decadrà. E scrivere sull’etichetta il luogo in cui è stato lavorato l’alimento diventerà facoltativo. «È un regalo alle multinazionali, che potranno così spostare le produzioni in Paesi dove la manodopera costa meno senza che il consumatore se […]

DOL – Consuma Criticamente – Filiera Corta

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=IeUAi_a06k0] Il termine Kilometro Zero denota una filiera produttiva caratterizzata da un numero limitato e circoscritto di passaggi produttivi, e in particolare di intermediazioni commerciali, che possono portare anche al contatto diretto fra il produttore e il consumatore. Lo scopo principale di tale filiera è contenere e ridurre i costi al consumo dei prodotti. La filiera corta è inoltre il modello cui si ispirano i Gruppi di Acquisto Solidale per poter riconoscere un prezzo più equo ai produttori. D.O.L. (“Di Origine Laziale”®) vuole diffondere il concetto di “filiera corta”  per “accorciare” la distanza tra una grande città, rumorosa e distratta, con la propria campagna, in modo da favorire la conoscenza e la fruizione dei prodotti del territorio, la tutela di tutte le aziende tradizionali e degli artigiani dell’enogastronomia, fino allo sviluppo di forme di agricoltura ecocompatibile. Da D.O.L., la bottega del gusto a via D. Panaroli 6 a Roma, potrete trovare la nostra selezione di prodotti enogastronomici di qualità e le rarità “di origine laziale” ®. Fonte per “filiera corta”: wikipedia

Il "Conciato" di San Vittore (D.O.L.) raccontato in Video da Vincenzo Mancino

Il Conciato di San Vittore è uno dei prodotti tipici del Lazio. Una rarità che rischiava di sparire del tutto. Guarda il Vincenzo Mancino di DOL (Di Origine Laziale) per ascoltare la storia del Conciato! “Le spezie sono una quindicina a seconda del periodo in cui viene prodotto. Son tutte spezie raccolte a mano sui monti Aurunci. È solo latte di pecora. Tra le spezie vi è l’anice la petartera, il rosmarino, il timo, il timo serpillo, del basilico tardivo, del prezzemolo, delle foglie di mirto. È una mistura molto particolare di cui ancora non abbiamo ancora tutti gli ingredienti perché il grande Teodoro Vadalà tiene ancora segreta la mistura, ma a noi va benissimo così perché ciò di cui abbiamo bisogno sono la sua presenza e la sua passione”. [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=VZRwIYzPIjA&feature=g-upl] “Girando per il Lazio avevo assaggiato tanti formaggi buonissimi – racconta Mancino ricordando la scoperta personale del Conciato – ma a volte erano standardizzati dall’utilizzo di pascoli “neutri”. Nel momento in cui assaggiai questo formaggio percepii subito una differenza di consistenza e sentii nel latte profumi che non riuscivo a riconoscere”. “Venni a sapere che il latte usato – continua Vincenzo – proveniva da pecore sopravvissane, camosciate e massesi, tutte razze autoctone del Lazio che venivano portate […]

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