"DOL" vuol dire "Di Origine Laziale", le recensioni su Proloco Dol

Ringraziamo l’articolo del portale della rivista “Zero” a Proloco Dol, dove si afferma come il luogo sia diventato “un riferimento assoluto” per l’enogastronomia e i prodotti tipici e di qualità e dove consiglia di mangiare “i migliori salumi e formaggi del Lazio, da soli o su una pizza”… e ancora: Dol vuol dire “Di origine laziale” e vuol dire anche Vincenzo Mancino, deus ex macchina senza la cui passione, gusto e caparbietà non esisterebbe quanto stiamo per raccontare. La storia di Dol inizia nel 2006 con una gastronomia di soli prodotti ed eccellenze regionali… Per leggere tutto rimandiamo all’articolo completo: http://zero.eu/roma/luoghi/4368-pro-loco-dol/ E vi invitiamo questo lunedì (14 dicembre) alla cena (con menù appropriato)/conversazione storica a cura di Ilenia Gradante e Maria Rosa Patti (archeologhe) sul tema “Costantino a Centocelle, beato tra gli allori”: ma i Romani mangiavano laziale? L’indirizzo: via Domenico Panaroli 35, Centocelle, Roma!

Lo speciale "Scatti di Gusto": il Conciato di San Vittore e i prodotti della selezione DOL (di origine laziale)

Riproponiamo per quanti lo hanno richiesto l’approfondimento di Scatti di Gusto “In pellegrinaggio da Vincenzo Mancino, salvatore del formaggio”, in riferimento al “Conciato di San Vittore” e alla selezione “di origine laziale”, tanto da far guadagnare addirittura l’attenzione della rivista “Time” al prodotto! Una lettura sul percorso che ha portato alla nascita di D.O.L. e alla creazione di Proloco Dol! La stessa passione per il gusto e il nostro lavoro e la stessa filosofia si possono trovare nella nostra bottega del gusto, soltanto un cambiamento: quello dell’indirizzo del nuovo locale (stessa via nel quartiere romano di Centocelle, ma nuovo numero civico: via Domenico Panaroli 35, Roma) e del nome in Proloco Dol. Leggi l’articolo completo su Scatti di Gusto: http://www.scattidigusto.it/2010/07/13/come-fare-la-spesa-dei-formaggi-a-roma-da-dol/   Fonte: Scatti di Gusto

Proloco DOL: "one of the best places in Rome to buy rigorously sourced regional products"

Ringraziamo il sito Elizabeth Minchilli in Rome per l’articolo/recensione (in inglese), nonché per le suggestioni e i suggerimenti che riguardano Proloco Dol, per quanto riguarda il cibo di qualità e il gusto di origine laziale: “one of the best places in Rome”! Riprendiamo dal post (il grassetto è stato aggiunto alla citazione in inglese): I’ve written about Vincenzo Mancino before. His store, D.O.L. is one of the best places in Rome to buy rigorously sourced regional products. He’s now expanded and has moved across the street and opened Proloco, a restaurant featuring the cooking of Rome and Lazio. Using the same carefully sourced organic and local ingredients, he’s developed a menu that changes daily, but always speaks Roman. Hearty dishes like sausages and potatoes, veal stew and roast chicken pair well with seasonal sides like escarole with pine nuts and raisins or baked radicchio. When my friend Beatrice was in town a few months ago we made the trek out to Centocelle to check it out. The space is large and airy, and half of the place is taken up by the shop, with its case full of cured meats and cheeses, shelves of beans, jams and pastas, as well […]

Il prosciutto di Bassiano

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=tNYKvPbs_0s&w=640&h=480] Il prosciutto di Bassiano è un prodotto di qualità che potete trovare nel catalogo della nostra “bottega del gusto”, infatti D.O.L. (“Di Origine Laziale”) seleziona specialità e rarità enogastronomiche del Lazio che potete acquistare direttamente venendoci a trovare a via D. Panaroli n°6 a Roma.

Il prosciutto di Bassiano raccontato da Ruggero Reggiani (Video)

Tra i prosciutti DOL più amati c’è il Prosciutto di Bassiano. In questo video Ruggero Reggiani ci racconta come viene lavorato… fino al segreto delle finestre. Stiamo lavorando per raccontarvi presto anche noi, via video, qualcosa di più su questo stupendo prodotto del Lazio e… su DOL. Noi ogni volta prendiamo 100 prosciutti per volta. Gli ultimi? Li vedete in questa galleria fotografica… presto pronti a farsi assaporare. Buona visione [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=OrF9_QTMAYs]   Se invece vi è venuta l’acquolina in bocca, venite da DOL a Centocelle e al Quartiere Africano a il Territorio!  

Onore alle Olive di Gaeta!! Eccovene un assaggio…

Oggi rendiamo onore alle Olive di Gaeta!!! Qui accanto una foto di Lorenzo Sandano che ha utilizzato queste meravigliose olive per questa gustosissima insalata di Riso. Gaeta infatti oltre alla fenomenale Tiella ci regala questo prodotto della terra davvero sublime. Partiamo da qualche info tratta dal Catalogo “La Selezione” di DOL! Questa cultivar di olivo, diffusa soprattutto lungo le pendici dei monti Lepini-Ausoni-Aurunci, è caratterizzata da una maturazione tardiva. La consistenza è morbida, il sapore tipico, lievemente amaro. La denominazione Oliva di Gaeta può storicamente essere ricondotta al nome del territorio di origine, per l’appartenenza all’omonimo Ducato, oltre che porto di partenza delle navi per i maggiori mercati di consumo dell’oliva nera. È inserita nell’elenco dei prodotti tradizionali della regione Lazio. Da DOL o da Il Territorio è possibile “catturare” l’Oliva di Gaeta a seconda delle vostre esigenze in diversi formati… -Vaso in vetro da 350 gr. -secchiello da 500 gr. -secchio da 5 kg [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=NxJdW4D1dM0]

Ma il Pecorino Cenerino lo conoscete?! Tra i ricnoscimenti anche il "miglior formaggio del Lazio"

Il Pecorino Cenerino è originale della Tuscia, Premio “miglior formaggio della regione Lazio 2006”. Il nome nasce dal fatto  che l’affinamento avviene nella cenere del faggio! Ma eccovi una bella descrizione (presa dal nostro Catalogo)! Altrimenti potete approfondire sull‘arsial e su percorsi enogastronomici. Formaggio ovino a pasta dura che, dopo un attento processo produttivo, nel ripetto della tradizione casearia locale, viene stagionato in locale asciutto per un periodo minimo di 12 mesi. La peculiarità di questo prodotto è data dai trattamenti manuali (massaggi) a cui è sottoposto, con olio e cenere di camino, subito dopo i primi 40-45 giorni di stagionatura. Il colore della pasta è giallo paglierino e la crosta è rugosa, asciutta e oleata. La stagionatura può protrarsi anche oltre i 100 giorni, e il sapore va dal leggermente salato al piccante. Questo prodotto è inserito nell’elenco ufficiale dei prodotti tradizionali della regione Lazio. Per chiedere dal vivo qualche info o venirlo ad assaggiare vieni da DOL a Centocelle o a Il Territorio al quartiere africano!

Pecorino della Sabina speziato… magari per le prime gite fuoriporta

Le giornate si allungano, siamo in Primavera e – acquazzoni a parte – magari è questione di giorni ma ad Aprile una gita fuoriporta, nella campagna o in un bel parco ci sta proprio bene. Formaggio, pane e salumi in saccoccia e si parte. Il suggerimento lazio-gastronomico del giorno? Il Pecorino della Sabina Speziato! Stessa tipologia di produzione del Pecorino della Sabina stagionato, sono diverse le speziature disponibili: erba cipollina, coriandolo, pepe, pepe rosa, peperoncino, origano, basilico, finocchiella, tartufo per soddifare i vostri sensi… Questa poesia di sapore, profumi e… delizia anche per gli occhi rientra tra i prodotti BIO di DOL, la tua Bottega del Gusto!. Per i più curiosi vi diciamo inoltre che… la stagionatura è: 90 – 120 gg. la consistenza: pasta semi dura mentre la pezzatura: 1,5 kg

La selezione… ecco chi è DOL!

A pagina due della nostra guida “La Selezione” di DOL, prodotti tipici del Lazio, la nostra bottega del gusto a via Panaroli (Roma, Centocelle) c’è un po’ di noi… DOL Il nostro sito ufficiale Quattro anni sono ormai passati da quando abbiamo iniziato questa avventura, quattro anni dalle passeggiate con Teodoro sui Monti Aurunci a raccolgliere le erbe spontanee per conciare il suo formaggio, dai pomeriggi piovosi tra i pascoli della Sabina, con Marco, a scegliere tra mille pecore sopravvissane quelle che sarebbero diventate madri, quattro anni dalle passeggiate tra la miriade di caseifici della zona pontina ad assaggiare mozzarelle di bufala appena mozzate, per scegliere poi quella di Giuliana ed Adolfo, quattro anni dai pomeriggi di fuoco a Gaeta a scegliere la miglior tiella coi polpi. Quattro anni dalla visita alle capanne in gelso per affumicare la salsiccia di Monte S. Biagio con Scherzerino, quattro anni dalle primavere esplosive della maremma laziale tra le piante delle lenticchie di Onano, le piante dei Ceci del solco dritto, quattro anni a sperare che i Fagioli Verdolini fossero tanti o che quelli del Purgatorio fossero abbastanza, con Giuseppe e Gianni. Quattro anni e chissà quanti ancora, ad aspettare di poter assaggiare dei […]

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