A pagina due della nostra guida “La Selezione” di DOL, prodotti tipici del Lazio, la nostra bottega del gusto a via Panaroli (Roma, Centocelle) c’è un po’ di noi… DOL Il nostro sito ufficiale
Quattro anni sono ormai passati da quando abbiamo iniziato questa avventura,
quattro anni dalle passeggiate con Teodoro sui Monti Aurunci a raccolgliere le erbe spontanee
per conciare il suo formaggio, dai pomeriggi piovosi tra i pascoli della Sabina, con
Marco, a scegliere tra mille pecore sopravvissane quelle che sarebbero diventate madri,
quattro anni dalle passeggiate tra la miriade di caseifici della zona pontina ad assaggiare
mozzarelle di bufala appena mozzate, per scegliere poi quella di Giuliana ed Adolfo, quattro
anni dai pomeriggi di fuoco a Gaeta a scegliere la miglior tiella coi polpi.
Quattro anni dalla visita alle capanne in gelso per affumicare la salsiccia di Monte S.
Biagio con Scherzerino, quattro anni dalle primavere esplosive della maremma laziale tra
le piante delle lenticchie di Onano, le piante dei Ceci del solco dritto, quattro anni a sperare
che i Fagioli Verdolini fossero tanti o che quelli del Purgatorio fossero abbastanza, con
Giuseppe e Gianni. Quattro anni e chissà quanti ancora, ad aspettare di poter assaggiare
dei buoni fagioloni o le cappellette di Vallepietra o dei Ciavattoni piccoli, o del mais agostinella
e comunque ancora tanta voglia di tornare a chiederli tra i contadini di Vallepietra, di
Subiaco e con l’occasione perdersi tra i percorsi del parco dei Simbruini.
Quattro anni da quando sgomento scoprivo il maiale nero reatino e assaggiavo i superbi
salami e prosciutti di Umberto e di Fausto, prosciutti che hanno fatto chiudere gli occhi a
molti dei nostri amici, che con voce flebile, tornando da chissà quale parte remota della
loro memoria, sussurravano “ma questo è come quello di mio nonno…” . E quando a
dirlo erano amici di una certa età ci emozionavamo ancora di più.
Quattro da quando con Federico, con Marco e Ferdinando, con Mauro e Loreto , con
Romina e Ginetto,con Gianni e Angelo,con Antonio e Girolamo, Amelia e Serena, Giorgio
e Alba, Mary ed Enea, Armando ed Emanuela e con tutti gli altri non si è più cliente e fornitore,
ma parte di un unico progetto: salvaguardare, tutelare e propagandare le eccellenze
della nostra regione.
Millequattrocentoquarantaquattro giorni da quando il Cacio Magno, il Conciato di San
Vittore, il pecorino di Picinisco, l’Amaltea, l’aromatizzato di Amaseno, il Fiocco della
tuscia, il caprino Nobile, il Candidum di bufala, il lardo di San Nicola, il guanciale cotto al
vino, la bresaola e lo speck di bufala, il coregone del lago di Bolsena, non sono più nomi
ad effetto ma prodotti che regolarmente sono sulla tavola dei migliori ristoranti di roma e
sulle tavole dei nostri clienti.
Il tempo passato con ognuno di queste persone è l’anima e la forza del nostro progetto:
rispettare il tempo degli animali, delle stagioni, delle persone, difendere il proprio territorio,
la propria storia, le proprie origini. Accorciare la distanza tra una città così grande, rumorosa
e distratta, con la propria campagna, rifiutare il concetto di globalizzazione alimentare,
che si trasforma in appiattimento del gusto, favorire l’incontro con la propria tradizione,
riscoprirla, rinnovarla e in alcuni casi creare quella del futuro. Voler tramandare e lasciare
tutto questo alle nuove generazioni senza presunzione, senza rumore, creando forme di
consumo critiche, ecocompatibili e di basso impatto ambientale.
Ci piace pensare che il nostro progetto sia parte integrante dei sogni fatti dagli uomini che
hanno salvaguardato questi prodotti, e ci piace sperare che con il nostro lavoro i figli di
questi uomini abbiano un motivo in più per poter continuare a sognare, sulla propria terra,
rinfoltendo le radici delle proprie tradizioni.
Andrea, Gianfranco, Salvatore, Antonello, Giorgio, Patrizia, Carlo, Gianluca, Marina e Vincenzo
http://labottegadelgusto.wordpress.com/category/lo-trovi-a-dol-via-panaroli-roma/il-catalogo-de-la-selezione-2010-di-dol/