Birra e pecorino! Che volete di più

“Fave e pecorino” a Roma hanno predominato i banchetti del 1° maggio e dei giorni di ponte a ridosso della festività e fanno ancora bella mostra sulle tavole di molti e sulle gite primaverili di queste calde giornate, magari intorno a qualche bel lago del Lazio! La semplicità è sempre una sana abitudine, ma anche quella di sperimentare. Come ci ricorda il sito di cucina “Sciroppo di mirtilli e piccoli equilibri” dove, come condimento, ha sottolineato la gustosa scelta del Pecorino “conciato” con birra. Tutti ingredienti che potrete trovare nei locali che puntano all’eccellenza culinaria, oppure sulle vostre tavole… Come? Basta passare a trovarci alle nostre botteghe del gusto: da DOL (via D. Panaroli 6 a Centocelle) e al Territorio (Via Felice Anerio 11 al quartiere Africano). Fonte foto e news: Sciroppo di mirtilli e piccoli equilibri

Il CacioMagno… gusto storia e tradizione della Sabina del formaggio dell'Imperatore

Vi va un ottimo Pecorino? Pare che a Carlo Magno sicuramente si! Eccovi il Caciomagno… Bio e proveniente dalla Sabina (Rieti). Formaggio caratterizzato dalla sua morbidezza, si presenta nella sua tipica forma a parallelepipedo, e dal sapore dolce e aromatico. Il latte, che proviene esclusivamente dai pascoli della bassa Sabina, viene lavorato crudo e coagulato con caglio in pasta di agnello o polvere di vitello. La salatura in salamoia e la stufatura sono i due passaggi che precedono la stagionatura su tavoli di legno per un massimo di trenta giorni, ultimo passaggio è la copertura esterna con fecola di patate. La sua dolcezza ricorda un taleggio ma è di pura pecora. Questo prodotto è inserito nell’elenco ufficiale dei prodotti tradizionali della regione Lazio. Curiosità e Caratteristiche: Bio Rarità, Unico Produttore stagionatura: 30 gg. consistenza: pasta molle pezzatura: 1,5 kg Ma sapete il nome da cosa deriva? Il nome del Cacio Magno si deve a una leggenda, secondo la quale Carlo Magno scendendo verso Roma per essere incoronato imperatore del Sacro Romano Impero, si fermò all’Abbazia di Farfa dove gustò questo particolare formaggio, inusuale per il tempo. La sua bontà rimase così impressa nel sovrano, che volle portarne alcune tome con […]

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