Scegliere un prodotto fatto in carcere – Galleria Fotografica per Cibo Agricolo Libero a Falacosagiusta2016

Fa’ la cosa giusta è la più grande fiera italiana che si tiene a Milano e che parla di biologico, km0, moda critica, mobilità sostenibile, turismo responsabile, consumo consapevole come di economia carceraria. Quest’anno si è tenuta dal 18 al 20 marzo. Qui era presente l’iniziativa “Cibo Agricolo Libero” sostenuta da Vincenzo Mancino (Proloco Dol) per la realizzazione di un caseificio (con prodotti di qualità e a filiera corta) all’interno della sezione femminile del carcere romano di Rebibbia. Domenica 20 marzo c’era una giovane coppia all’uscita dei padiglioni della Fiera che si chiedeva: – Cosa ti è piaciuto di più di tutto quello che c’era qui? – Quel laboratorio di esperimenti per ragazzi per il consumo critico, gli incontri sui cammini e in particolare la Via Francigena e poi, ho ancora tutto quel gusto di quel formaggio forte e buonissimo, quello dello stand del carcere https://www.acheterviagrafr24.com/viagra-definition/ di Rebibbia, dove si potrà trovare? Da Cibo Agricolo Libero.  

L'intervista a Vincenzo Mancino e il progetto Cibo Agricolo Libero

Vincenzo Mancino di Proloco Dol parla ad Agrodolce del progetto Cibo Agricolo Libero, per realizzare l’intera filiera di produzione di formaggi di qualità all’interno del carcere di Rebibbia. Vincenzo, com’è stata impostata la filiera produttiva del Caseificio di Rebibbia? Come sono state selezionate le ragazze che lavorano all’interno del caseificio? Quali tipologie di formaggi sono prodotte? Per queste e altre domande e tutte le risposte e le informazioni sul progetto Cibo Agricolo Libero rimandiamo all’articolo completo di Agrodolce. Per altre informazioni: il sito del Gambero Rosso e la pagina facebook Cibo Agricolo Libero.

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