I Ceci del solco dritto di Valentano dagli Etruschi, passando per il Medioevo fino a DOL!

I prodotti rigorosamente di qualità, eccellenza e Di Origine Laziale a KM Zero li trovate da DOL a Centocelle e al Quartiere Africano a il Territorio!I legumi, un sapore senza tempo… In inverno tra i piatti preferiti ci sono i legumi ed i cereali. E quindi oggi ci piace parlarvi del Cece del solco dritto di Valentano (molto apprezzato anche nei pacchi natalizi… come da tradizione). I legumi vengono da lontano, quando erano quasi l’unica fonte alimentare di proteine e ancor prima, dai documenti degli Etruschi. Tra i prodotti tradizonali, i ceci del solco dritto di Valentano rientrano tra i prodotti “Natura in Campo” (da cui traiamo spunto per raccontarvi un po’ di cose) della Regione Lazio e sono di produzione biologica.

Il cece del solco dritto è espressione di una manifestazione di tradizione contadina: “La tiratura del solco dritto” che si svolge il 14 di agosto di ogni anno nella piana sottostante il paese di Valentano, una volta ad opera dei buoi, oggi del trattore. A seconda che il solco riesca più o meno dritto, vengono tratti gli auspici sul raccolto successivo.

La presenza di questo legume  è dimostrata sin dal tempo degli Etruschi ed è confermata da documenti medievali. Nel XIII – XIV secolo nella Val di Lago, alcuni statuti dedicano apposite rubriche a “de pena colligentium cicera et alia legumina”.Ne è documentato l’uso anche nella panificazione e vengono fissate gabelle ed imposte sulla loro produzione che erano della stessa entità o di poco inferiori a quelle sul grano.Nella tradizione gastronomica della Tuscia, questo legume veniva utilizzato prevalentemente nel pranzo della Vigilia di Natale.

I principali luoghi della produzione sono Acquapendente (VT) e Valentano (VT).  La semina avviene nel mese di febbraio e la raccolta a luglio e la coltivazione viene effettuata su terreni di origine vulcanica con alto contenuto di potassio e scarsa presenza di calcio, situati a 300-400 m s.l.m. in ambiente collinare e con clima mite dovuto alla presenza del Lago di Bolsena.

Tra i dati cartteristici, i semi sono lisci di colore giallastro con peso variabile da 250 a 350 mg.

Li trovi da in versione Busta da 500 gr e in barattolo, già cotti, gr 350! E sono prodotti rigorosamente di qualità, eccellenza e Di Origine Laziale a KM Zero li trovate da DOL a Centocelle e al Quartiere Africano a il Territorio!

Dal portale di Nautra in campo anche il suggerimento di una ricetta

Minestra di ceci e castagne

Ingredienti:
200 g di ceci secchi, 200 g di pasta gramigna, 30 g di grasso di prosciutto crudo, 8 castagne, 4 pomodori sbucciati, 1 l di brodo di carne, 2 spicchi d’aglio, 1 rametto di rosmarino, 2 cucchiai di olio d’oliva, sale q.b.

Preparazione:
Praticare un’incisione nelle castagne e farle arrostire nell’apposita padella forata o in forno per circa 30 minuti. Quando saranno cotte, sbucciarle e tritarle. Sbucciare l’aglio, lavare e asciugare il rametto di rosmarino, quindi staccarne le foglioline. Preparare un trito con il grasso di prosciutto, l’aglio e il rosmarino e metterlo in una casseruola con l’olio. Scolare i ceci, lasciando da parte qualche cucchiaio della loro acqua di cottura e passarne metà al setaccio. Fare soffriggere il trito preparato e, quando sarà imbiondito, unire sia i ceci interi che quelli passati, l’acqua di cottura messa da parte e le castagne tritate. Fare insaporire per 5 minuti e unire i pomodori spezzettati; dopo altri 5 minuti versare il brodo di carne, mescolando. Fare cuocere a fuoco basso e con il recipiente coperto per 10 minuti. Regolare di sale, aggiungere la pasta e portare a cottura.

FOTO: parks http://www.parks.it/riserva.monte.rufeno/dettaglio_prodotto.php?id_prodotti=1652

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